È di 11 milioni di euro il valore complessivo dei beni sequestrati a Gabriele Giacomo Stanzù, 57enne di Capizzi (Enna), già detenuto, arrestato il 30 novembre 2011 per omicidio aggravato dal metodo mafioso e condannato in via definitiva a 14 anni di carcere con esclusione dell’aggravante.
Da dichiarazioni dei pentiti e da successive indagini sono emersi elementi riguardo contatti tra Stanzù e Cosa nostra sin dal 1998, in particolare con la cosca di Enna e il boss Daniele Emmanuello, morto in un conflitto a fuoco nel 2007. Acquisizioni che avrebbero dimostrato la sussistenza di indizi riguardo una pericolosità sociale dell’uomo.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Enna, ha interessato 349 ettari di terreno, 8 fabbricati, 10 autovetture e diversi conti correnti postali e bancari, sulla base delle indagini svolte dai finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Caltanissetta e dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Enna, coadiuvati nelle fasi esecutive dai militari di Piazza Armerina e coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta.