La Dia di Torino ha confiscato i beni di Giuseppe Salvatore Racco, 42 anni, ritenuto esponente del “locale” di ‘ndrangheta di Cuorgnè (TO), attualmente detenuto perché condannato, in via definitiva, ad anni 5 e mesi 5 di reclusione per associazione mafiosa, sequestro di persona e detenzione di armi.
A Racco, che dopo la condanna si era reso latitante a Santo Domingo per 9 mesi circa, il Tribunale torinese ha inoltre applicato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per tre anni. L’odierna misura, che ha interessato alcuni beni immobili, accoglie una proposta avanzata dal Direttore della Direzione Investigativa Antimafia.
L’indagine patrimoniale ha portato alla luce il reinvestimento di denaro di provenienza illecita nel contesto immobiliare.
Il provvedimento, che conferma il sequestro anticipato dei beni avvenuto nel 2016, riguarda, tra l’altro, due ville situate a Prascorsano (To), entrambe costruite senza alcuna autorizzazione e mai denunciate ai competenti Uffici del Territorio.