Il bilancio finale del crollo della palazzina di Torre Annunziata parla di otto morti. Una tragedia difficile da metabolizzare per la comunità cittadina e difficile da spiegare per gli inquirenti che sono già al lavoro per accertare dinamiche e responsabilità. La Procura di Torre Annunziata indaga per disastro colposo e omicidio plurimo.
Secondo quanto riporta “Il Mattino”, all’interno dell’edificio erano probabilmente in corso lavori per realizzare un B&B e c’è chi ipotizza contatti poco limpidi dell’impresa con la criminalità organizzata. Sarà fondamentale la consulenza tecnica da affidare a una serie di esperti, ingegneri e geologi.
I lavori al secondo piano, secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni, negli ultimi giorni si erano fatti più intensi. Ciò che stava accadendo potrà essere verificato grazie a uno degli immobili rimasti in piedi, nella parte di palazzina poggiante su una roccia lavica.
A insospettire gli investigatori è che Giacomo Cuccurullo, una delle vittime del crollo ed esperto tecnico del Comune, non abbia ravvisato anomalie nonostante alcuni abitanti del condominio avessero espresso le proprie preoccupazioni. Ed è qui che spunta l’ipotesi di un’infiltrazione camorristica nei lavori. L’ex sindaco della città dice al “Mattino”: “E se qualcuno avesse fatto capire a Cuccurullo che doveva farsi i fatti suoi e starsene tranquillo?”.
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