Un agente di polizia penitenziaria di Montalto Uffugo, nel Cosentino, ha ucciso la propria moglie di 48 anni, Maria Grazia Russo, e poi si è tolto la vita sparandosi un colpo di pistola con l’arma d’ordinanza. Il fatto è accaduto nell’abitazione della coppia. In casa c’era anche la figlia diciottenne dei due, che è rimasta illesa. Indagano i carabinieri.
È stata proprio la giovane ad avvertire i carabinieri del fatto che il padre, Giovanni Petrasso, aveva ucciso la madre. Per Petrasso e la moglie la morte è stata istantanea. Un’altra figlia più grande della coppia vive fuori dalla Calabria per motivi di studio. Secondo quanto appurato, Maria Grazia Russo accusava il marito di averla tradita.
Dalle indagini è stato appurato inoltre che quando la figlia diciottenne della coppia ha sentito gli spari e si è precipitata in bagno, la madre era stata appena uccisa ed il padre era in piedi accanto al box doccia con la pistola in mano. L’uomo ha chiesto alla figlia di andare nella sua stanza, invito che la ragazza, in stato di choc, ha accolto.
Poco dopo Petrasso si è ucciso. Quando sul posto sono arrivati i carabinieri ed il 118, Petrasso era ancora vivo, ma è morto pochi minuti dopo.