“Se ci saranno nuovi attacchi chimici mortali, lui e il suo esercito pagheranno un prezzo pesante”. È questo l’ultimo monito lanciato dalla Casa Bianca al presidente siriano Bashar Al Assad.
Gli Stati Uniti hanno identificato i possibili preparativi “per un altro attacco di massa con armi chimiche, simile a quello effettuato ad aprile a Idlib, che probabilmente causerebbe una strage di civili“, si legge in un comunicato di Washington.
“Come abbiamo dichiarato in precedenza – prosegue la nota – l’America è all’opera per eliminare l’Isis dall’Iraq e dalla Siria“. Gli Stati Uniti avevano reagito al precedente attacco chimico lanciando una sessantina di missili contro la base militare che aveva dato il via ai raid e scatenando una asprissima polemica internazionale.
A prendere posizione in difesa del regime di Assad è la Russia, che tramite il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, afferma: “Riteniamo inammissibili le minacce al governo legittimo siriano e riteniamo assolutamente inammissibile e inaccettabile l’uso di sostanze tossiche”.