Il centrodestra stravince il turno di ballottaggio, si impone in quasi tutti i comuni capoluogo e prende una bella boccata d’ossigeno che rilancia la coalizione. Anche se la sintonia tra Berlusconi, Salvini e Meloni (i tre leader del centrodestra) non sembra perfetta in vista delle elezioni politiche. Il Pd invece è andato peggio di qualunque funerea previsione e si riaprono frizioni interne (che non mancano mai) e le dichiarazioni di Renzi (“il totale è di 67 a 59 per il centrosinistra”) non incidono più di tanto sul dibattito politico. Tanto è vero che il leader della minoranza Andrea Orlando parla di “un centrosinistra da ricostruire subito” attraverso un cambio della linea.
La vittoria più eclatante tra i comuni al ballottaggio, definita “storica”, è quella di Genova dove Marco Bucci vince con il 55,2%. Esulta il presidente della Regione Toti perchè anche La Spezia va al centrodestra e ormai tutta la Regione Liguria è governata dal centrodestra. Ma la vittoria del centrodestra arriva anche a Verona (dove finisce l’era Tosi), L’Aquila, Monza, Piacenza, Asti, Como, Gorizia, Alessandria e Oristano. Un dato politico che però contrasta con il netto calo dell’affluenza che si attesta al 46,52%, circa 13 punti in meno rispetto al primo turno.
A Parma l’ex 5 Stelle Pizzarotti si gode una corposa vittoria, ottiene un’ampia riconferma senza nessun partito di riferimento mentre i 5 Stelle, grandi sconfitti, quindici giorni fa, si consolano con la conquista di Carrara (ma perde ad Asti, a favore del centrodestra). A Trapani, infine non si è raggiunto il quorum per cui l’unico candidato rimasto in gara, Pietro Savona (dopo il ritiro di Girolamo Fazio coinvolto in un’inchiesta giudiziaria) non verrà eletto: arriverà il commissario (prima volta che si applica la legge regionale del 1992).
“Il MoVimento 5 Stelle ha vinto otto ballottaggi su dieci. Siamo passati da 37 sindaci a 45, un aumento di oltre il 20%. Siamo entrati con nuovi consiglieri in comuni dove prima non eravamo presenti”, scrive Beppe Grillo in un post sul suo blog. “Ogni maledetta elezione continuiamo a crescere e questo è ciò che conta. Le prossime sfide sono la Sicilia e poi la battaglia campale delle politiche”.
IL QUADRO DEI COMUNI AL BALLOTTAGGIO
Centrodestra: Genova, Verona, Monza, Piacenza, La Spezia, Catanzaro, Alessandria, Pistoia, Como, Asti, L’Aquila, Rieti, Lodi, Oristano e Gorizia.
Centrosinistra: Taranto, Lecce, Padova e Lucca.
Movimento 5 Stelle: Carrara, Ardea e Guidonia.
(A Parma vince Federico Pizzarotti, lista civica; a Trapani, Pietro Savona, candidato unico, non raggiunge il quorum).
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LA DIRETTA
ore 00.56: Ultimato lo spoglio a Taranto. Melucci (centrosinistra) vince con il 50,91%
ore oo.54: Ad Asti altra vittoria del centrodestra: Maurizio Rasero supera il 54%
ore 00.52: A Padova vince il centrosinistra con Sergio Giordani (51,91%).
ore 00.51: Il centrodestra vince anche a Piacenza: eletta Patrizia Barbieri con il 58,61%.
ore 00.50: A Verona mancano poche schede alla fine dello spoglio. Sboarina del centrodestra è il nuovo sindaco, sfiora il 58%.
ore 00.46: Pizzarotti si riconferma a Parma. Percentuale finale del 57,9%.
ore oo.45: Il centrodestra vince anche a L’Aquila. Per Biondi percentuale finale del 53,5%.
ore 00.44: Spoglio ultimato a Genova. Vince Bucci, centrodestra, con il 55,2%.
ore 00.31: Lodi dovrebbe andare al centrodestra. La candidata Sara Casanova è intorno al 56%. Il dato è significativo perchè Lodi è la città di Guerini, vicesegretario del Pd.
ore 00.22: Il Pd ammette la sconfitta. Lo fa Ettore Rosato a Porta a Porta. “Abbiamo perso, non siamo tra coloro che dicono di vincere sempre. Ma ripartiamo con forza”.
ore 23.58: A L’Aquila aumenta il vantaggio di Biondi (circa 53%) mentre Melucci è al 51% a Taranto: lo sostiene la terza proiezione dell’istituto Piepoli.
ore 23.57: Lo spoglio “reale” conferma le previsioni a Genova (Bucci al 55% dopo i 3/4 delle sezioni scrutinate) e Verona (Sboarina al 57% dopo un terzo delle sezioni).
ore 23.46: Affluenza definitiva del 46,52%, circa 13 punti in meno rispetto al primo turno.
ore 23.45: A Carrara si profila la vittoria del candidato del Movimento 5 Stelle Di Pasquale.
ore 23.33: Bucci dovrebbe essere il nuovo sindaco di Genova con il 54%. Sboarina a Verona dovrebbe vincere con il 55%, a Catanzaro la percentuale di Abramo è addirittura intorno al 65%. Per Pizzarotti dovrebbe arrivare una percentuale vicina al 60%. Ancora incertezza a L’Aquila dove però dovrebbe essere leggermente avanti il candidato del centrodestra Biondi. Altrettanta incertezza a Taranto dove Melucci e Baldassarri sono testa a testa.
ore 23.30: Arrivano le prime proiezioni e sembrano confermati i primi dati secondo cui il centrodestra si aggiudica Genova, Verona e Catanzaro. Pizzarotti trionfa a Parma.
ore 23.14: Padova è la città con la più alta affluenza, circa il 60%. In quasi tutti i comuni non ci si è avvicinati nemmeno al 50%. Il dato non è ancora definitivo.
ore 23.05: Il centrodestra sembra essersi aggiudicato il turno di ballottaggio, il centrosinistra (e Renzi) uscirebbero piuttosto indeboliti se i dati dovessero essere confermati.
ore 23.01: Secondo le prime rivelazioni (Exit poll di Istituto Piepoli per la Rai) a Genova vince Bucci (tra il 52 e il 56%), a Parma Pizzarotti (tra il 51 e il 55%), a Verona Sboarina (tra il 52 e il 56%). Incertezza a L’Aquila (tra Di Benedetto e Biondi) e a Taranto (Baldassarri – Melucci). A Catanzaro appare scontato il successo di Abramo, vicino al 60%.
ore 23.00: Chiuse le urne nei 111 comuni al voto. Attesi i primi exit poll. Affluenza nettamente in calo rispetto al primo turno (alle 19.00 era del 31,4%). A Trapani non si è raggiunto il quorum per cui l’unico candidato rimasto in gara, Pietro Savona (dopo il ritiro di Girolamo Fazio coinvolto in una inchiesta per corruzione) non verrà eletto: le elezioni non saranno valide. Arriverà il commissario, come previsto da una legge regionale del 92 finora mai applicata.
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Urne aperte in 111 comuni per i ballottaggi che chiuderanno questa tornata di elezioni amministrative. In tutto sono 4,3 milioni gli italiani chiamati al voto. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle 7 alle 23. Il ballottaggio interessa 19 capoluoghi di provincia e 3 di regione: Genova, Catanzaro e L’Aquila.
È ferma al 31,40% degli aventi diritto l’affluenza alle urne, rilevata alle 19, per i ballottaggi delle elezioni comunali. Il dato è stato diffuso dal Viminale. Al primo turno, alle ore 19, la percentuale omologa era stata del 40,66%. Il dato non tiene conto dei comuni del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia – otto in tutto – gestiti direttamente dalle due Regioni e non dal Viminale.. Si tratta di un calo del 10%.
Con il M5S tagliato fuori dalle sfide più importanti, saranno centrodestra e centrosinistra a contendersi le vittorie finali. In particolare, il centrodestra parte in vantaggio in 13 capoluoghi rispetto ai 6 del centrosinistra. Potranno esercitare il proprio diritto di voto anche quei cittadini che non avevano votato al primo turno, presentando al proprio seggio un documento di identità e la tessera elettorale.
Dei comuni coinvolti nella seconda tornata elettorale, 101 appartengono a Regioni a statuto ordinario (al voto 1.918.838 maschi e 2.105.393 femmine, con 4.861 sezioni), mentre sono invece dieci i comuni delle Regioni a Statuto speciale che vanno al ballottaggio: sette in Sicilia, uno in Friuli Venezia Giulia e due in Sardegna (al voto 2.054.516 maschi e 2.250.223 femmine, suddivisi in 5.184 sezioni elettorali).
Oltre ai tre i capoluoghi di regione, sono 19 i capoluoghi di provincia al voto: Alessandria, Asti, Belluno, Como, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Trapani e Verona. Occhi puntati su Genova, dove il candidato di destra Bucci tenterà il colpaccio storico ai danni del centrosinistra rappresentato da Crivello.