Il bandito sardo Matteo Boe, è stato scarcerato quest’oggi alle ore 10.40 dal carcere di Opera (Milano) dove era detenuto. Boe divenne famoso soprattutto per il rapimento del piccolo Farouk Kassam, allora un bimbo di sette anni. Boe, ora 59enne, ha terminato di scontare 25 anni di carcere (20 dei quali per il rapimento di Farouk Kassam) e non ha rilasciato dichiarazioni.
Il piccolo Farouk fu prigioniero del bandito per 177 giorni a partire dal 15 gennaio del 1992, dopo i quali Boe lo liberò in circostanze ancora avvolte nel mistero. Boe aveva anche tagliato un lobo dell’orecchio del bambino per recapitarlo, all’interno di una busta, al padre come forma di intimidazione.
La sua detenzione iniziò a seguito della cattura da parte della polizia francese, avvenuta il 13 ottobre 1993 a Porto Vecchio, in Corsica, dove si trovava in vacanza con la sua convivente, Laura Manfredi, all’epoca incinta, e i loro due figlioletti, Luisa (uccisa soli 14 anni nel 2003 mentre era affacciata al balcone di casa) e Andrea, che ignari di essere seguiti dal porto di Santa Teresa di Gallura condussero i gendarmi fino al bandito.
Boe era diventato famoso (oltre che per un altro sequestro, quello dell’imprenditore romano Giulio De Angelis, catturato il 12 giugno 1988 e liberato in ottobre) anche per una “impresa” mai riuscita ad alcuno : l’1 settembre 1986, Boe era infatti riuscito ad evadere dall’Asinara, insieme ad un complice, Salvatore Duras, poi fuggito assieme a lui su un gommone.