Marco Belinelli si trasferisce ad Atlanta da Charlotte in cambio di Dwight Howard. Ennesima svolta per la carriera dell’azzurro in Nba, infatti si tratta dell’ottavo cambio in undici anni.
Belinelli chiude la sua esperienza dopo appena un anno dove con gli Hornets ha collezionato 74 partite con una media di 10.5 punti. L’azzurro aveva il contratto in scadenza nel 2018.
Sono arrivate le prime parole di Belinelli un po’ dispiaciuto: “Ho ricevuto l’offerta dal mio agente, Sam Goldfeder saranno state le 3.30, le 4 del mattino – ha dichiarato a Sky Sport -.. Dopo aver sentito lui ho parlato con i miei due fratelli Enrico e Umberto, che mi seguono e mi assistono da sempre e ho fatto due chiacchiere veloci anche con il general manager di Atlanta”.
Un trasferimento inaspettato: “Devo essere sincero non me lo aspettavo, ma allo stesso tempo noi giocatori NBA se non ti chiami LeBron James viviamo sempre un po’ sul chi va là, sapendo che uno scambio in questo periodo dell’anno può sempre succedere. Non conta se hai giocato bene o no, come reputo di aver fatto io a Charlotte lo scorso anno, perché le trade di questo tipo sono principalmente una questione legata ai salari e al business”.
Resta l’amaro in bocca: “Un po’ di rabbia c’è, non lo nascondo, perché se non ci fosse vorrebbe dire che non mi interessa nulla del mestiere che faccio, che non ci tengo abbastanza. Sei parte di un progetto, di un gruppo, di una realtà e in un attimo vieni a sapere di esserne fuori. Sono abbastanza convinto che Charlotte in realtà non volesse darmi via ma anche alla luce della mia ultima buona stagione ero un asset più appetibile di altri sul mercato”.