Giuseppe Pellicanò è stato condannato all’ergastolo al giudice dell’udienza preliminare di Milano, per aver provocato nel giugno 2016 l‘esplosione nella palazzina in cui abitava in via Brioschi uccidendo tre persone, la compagna Micaela Masella e due vicini di casa, Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi.
Nell’esplosione erano rimaste gravemente ustionate anche le due figlie di 7 e 11 anni di Pellicanò, che reo confesso e sottoposto a rito abbreviato, non dovrà scontare la pena in isolamento. Pellicanò è stato considerato capace di intendere e volere al momento del fatto.
Pellicanò è stato riconosciuto colpevole dei reati di strage e devastazione (aggravata dall’aver commesso il fatto in presenza o in danno di minore), mentre il giudice non ha riconosciuto la circostanza aggravante per “aver agito per motivi abietti e futili” (Pellicanò avrebbe infatti agito per gelosia nei confronti della compagna, che meditava di lasciarlo).
L’uomo è stato condannato a pagare una provvisionale complessiva di 3,2 milioni, tra cui 400mila euro ciascuna alle due figlie minori di Pellicanò e Masella (verso le quali il condannato è ora decaduto dal vincolo di genitorialità). 350mila euro sono la provvisionale per ciascuno dei genitori delle vittime. Piccole somme, sotto i 5mila euro, sono state riconosciute anche ai vicini di casa con danni alle proprie abitazioni.