I tecnici del Governo stanno lavorando a un decreto che potrebbe aumentare l’età minima per andare in pensione a 67 anni, contro i 66 anni e 7 mesi attualmente in vigore. Il provvedimento è atteso per dopo l’estate, come riferisce il “Corriere della sera”, ma le imminenti elezioni politiche potrebbero far desistere il governo Gentiloni dall’intento.
Secondo gli esperti, si è infatti innalzata la speranza di vita che l’individuo ha quando ha compiuto 65 anni: per gli uomini si è allungata a 19,1 anni dai precedenti 18,6 anni; per le donne invece, si è arrivati a 22,4 anni dai 22 secchi.
Quanto all’Ape Social “quest’anno sono disponibili 300 milioni di euro, io credo che saranno sufficienti visto che tra l’altro si parte in una fase avanzata dell’anno. In ogni caso se le risorse lo permetteranno ci sarà una sorta di secondo appello, una nuova scadenza al 30 novembre per le domande tardive. Per il 2018 i fondi disponibili invece raddoppiano“, ha garantito Gabriella Di Michele, direttrice generale dell’Inps, in un’intervista al Messaggero.
Sui tempi per l’Ape volontaria, “il dpcm è ancora in fase di predisposizione, poi bisognerà fare gli accordi quadro con le banche e le assicurazioni ma non credo che questo richiederà molto tempo. Penso che dopo l’estate sarà tutto pronto”, dichiara Di Michele. “C’è stata qualche iniziativa legislativa che va nel senso della razionalizzazione”.
“Spero che si prosegua in questa direzione. Resta il fatto – conclude Di Michele – che l’Inps ha un bisogno disperato di rinnovare il proprio personale. Con la struttura informatica riusciamo a reggere, a fatica, e ad affrontare gli svariati compiti che ci vengono affidati. Ma l’età media del nostro personale è di 57 anni. Abbiamo bisogno di assumere giovani, gli spazi che si sono aperti finora sono solo una goccia nel mare”.