Un nuovo e inquietante tassello si aggiunge alla vicenda che ha sconvolto Londra in questi giorni, l’incendio della Grenfell Tower. Il materiale utilizzato per il rivestimento del grattacielo era stato dichiarato “proibito” in Gran Bretagna, ma non solo: anche “in Europa e negli Stati Uniti”.
A renderlo noto è stato il ministro britannico dell’Economia, Philip Hammond. Secondo i media locali, le fiamme si sarebbero propagate rapidamente perché il rivestimento della torre conteneva polietilene, un materiale infiammabile.
Monta la protesta di familiari delle vittime dopo questo particolare, mentre si cerca di trovare una sistemazione per i sfollati. Sui sopravvissuti alla tragedia rimasti senza casa il leader dei Laburisti Jeremy Corbin insiste sulla proposta di ospitarli nelle molte case londinesi lasciate sfitte da investitori che puntano su un mercato immobiliare altamente speculativo.
Il governo Tory, da parte sua, ha già risposto in modo negatico e ha annunciato l’invio di un proprio team per mettere di fatto sotto tutela il Consiglio locale di Kensington and Chelsea sulla distribuzione degli aiuti e la diffusione di informazioni, finora inefficienti secondo le proteste della gente.