Nuova indiscrezione del Washington Post, che afferma che anche Jared Kushner, genero e consigliere di Donald Trump (ora indagato per ostruzione alla giustizia), sarebbe sotto inchiesta nell’ambito del Russiagate, con il procuratore speciale Robert Mueller che starebbe studiando le operazioni finanziarie di Kushner.
Il quotidiano statunitense, cita fonti investigative secondo le quali gli accertamenti di natura finanziaria sarebbero in corso anche su altre persone vicine al presidente degli Stati Uniti tra cui l’ex consigliere alla sicurezza nazionale Michael Flynn e gli ex responsabili della campagna, Paul Manafort e Carter Page.
Si aggrava dunque la posizione del marito di Ivanka Trump, visto che Kushner era già sotto indagine per gli con l’ambasciatore russo a Washington Sergey Kislyak e la proposta (nata in uno di questi incontri) di creare un canale speciale di comunicazione tra l’amministrazione Trump e il Cremlino. Sotto indagine anche alcuni incontri con il banchiere russo Sergei Gorkov, presidente di Vnesheconombank, banca sottoposta a sanzioni americane.
Trump, però, continua a difendersi e contrattaccare commentando su Twitter: stavolta l’obiettivo è Hillary Clinton. “Perché non si guarda agli accordi della sua famiglia e dei democratici con la Russia piuttosto che ai miei non-accordi? Ha distrutto telefoni col martello, cancellato email e suo marito ha incontrato il ministro della Giustizia giorni prima che lei fosse assolta. E parlano di ostruzione?”.
Nel frattempo, la Casa Bianca informa che anche il vicepresidente americano, Mike Pence, assumerà un legale personale esterno (Richard Cullen, ex procuratore della Virginia) all’amministrazione per assisterlo e rappresentare nell’ambito delle indagini sul Russiagate: “Il vicepresidente è completamente concentrato sui suoi incarichi e nel promuovere l’agenda del presidente, ed è impaziente per una rapida conclusione della vicenda”, lo ha comunicato il direttore comunicazione Jared Agen, in una nota.
“Dopo 7 mesi di indagini e audizioni delle commissioni sulla mia collusione con i russi, nessuno è stato capace di mostrare alcuna prova. Triste!”, ha quindi twittato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.