L’agenzia di contrasto dell’Unione europea, l’Europol, ha stilato un report in cui si elencano possibili future minacce terroristiche da parte dell’Isis. Droni esplosivi, armi chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari, sono alcune delle ipotesi su cui l’agenzia mette in guardia. La presentazione della relazione si è tenuta a Malta con il direttore Europol Rob Wainwright.
L’Europol ha evidenziato come nella sua propaganda online l’Isis, nel 2016, ha sollecitato ad effettuare questo tipo di azioni, condividendo sul web tecniche (come l’estrazione della tossina della ricina) e possibili obiettivi. In Siria e Iraq preoccupa la presenza di gruppi legati ad Al Baghdadi, che potrebbero contare su volontari con “intenzione e capacità di mettere in atto attacchi di massa, complessi” in Occidente.
L’agenzia sottolinea inoltre come le donne abbiano assunto ruoli sempre più operativi nelle attività jihadiste in Europa: il 26% delle persone arrestate nel 2016 erano donne, in aumento rispetto al 18% del 2015.
A proposito di propaganda online, è stata evidenziata la diminuzione di produzione e diffusione di materiale afferente al Califfato.