La polizia di Londra si augura che le vittime dell’incendio alla Grenfell Tower siano meno di 100: a dirlo è il comandante della operazioni, Stuart Candy, che non ha voluto dare indicazioni sulle stime fatte dalle autorità sui morti ma spera che il numero non sia “di tre cifre”.
Finora il numero delle vittime accertate nell’incendio del grattacielo residenziale di 24 piani a North Kensington, è di 17. Le autorità non si aspettano di trovare altre persone vive all’interno della torre e hanno dichiarato che il numero delle vittime è “destinato ad aumentare”. Ancora centinaia i dispersi, e 74, di cui 18 molto gravi, è il numero dei feriti.
Tra i dispersi non ancora individuati, vi è ancora la giovane coppia italiana, i due giovani fidanzati Marco Gottardi e Gloria Trevisan (27 e 28 anni), originari del Veneto e trasferitisi a Londra da pochi mesi per motivi di lavoro: Marco e Gloria sono architetti e vivevano al 23esimo piano della torre.
“Ho sentito la registrazione della telefonata di Gloria alla mamma. Le dice grazie per quello che ha fatto per lei. Stavano dando un addio. Non ci sono motivi per sperare che Gloria e Marco siamo ancora vivi”: a dirlo è stato l’avvocato Maria Cristina Sandrin, legale della famiglia della ragazza. “Gloria – ricorda la legale – si era laureata il 18 ottobre ed è andata a Londra perché qui non ci sono possibilità professionali neanche per chi si laurea con 110”.
Crews have been working at the scene of the #Grenfelltower fire through the night & will remain there today. https://t.co/WVA0PBWlRS pic.twitter.com/nwPdfPFAXd
— London Fire Brigade (@LondonFire) 15 giugno 2017
Le dichiarazioni del capo del Vigili del Fuoco e del capo della polizia (annunciando l’inizio delle indagini nei prossimi giorni) lasciano però poco spazio alle speranze: “La struttura non è sicura, è presto per accertare le cause del rogo. Ci vorranno settimane per controllare tutto l’edificio”, aggiungendo che è alta la paura di non poter più trovare superstiti all’interno dell’edificio. E la stampa britannica accusa: “La tragedia era evitabile“.
E anche il padre di Marco Gottardi, sentito dai giornalisti, pur continuano a sperare non nasconde la propria angoscia: “Con il passare delle ore le nostre speranze, già al lumicino, stanno diminuendo, ma fino a che non ci diranno di aver ritrovato i nostri ragazzi continuiamo a credere nel miracolo”. E a chi gli chiede del suo ultimo contatto con il figlio per telefono afferma: “Ne conserverò per sempre il ricordo”.
Questo il messaggio di cordoglio della Regina Elisabetta: “I miei pensieri e le mie preghiere vanno a quelle famiglie che hanno perso i loro cari nell’incendio della Grenfell Tower e alle tante persone che versano ancora in condizioni critiche in ospedale. Io e il principe Filippo vorremmo rendere omaggio al coraggio dei vigili del fuoco e degli altri soccorritori che hanno messo a rischio le loro vite per salvarne altre”.
Nel pomeriggio i due leader politici del Regno, Theresa May e Jermey Corbyn faranno visita al luogo del disastro. Il primo ministro ha annunciato l’apertura di un’inchiesta: “Questa terribile tragedia va indagata in modo adeguato”.