Due maestre di un asilo di Modica, in provincia di Ragusa sono state rinviato a giudizio dal Gup di Ragusa per maltrattamenti all’interno della scuola a danno dei bambini frequentanti alcune classi.
Il rinvio a giudizio (prima udienza il 5 marzo 2018) segue il termine delle indagini, avviate nel giugno 2016 dopo che i genitori di alcuni bambini avevano notato il loro netto rifiuto andare all’asilo, segnalando inizialmente il fatto alla preside dell’istituto, che si è assunta l’impegno di verificare il fatto e aveva richiamato a tenere un comportamento consono.
Visto però che le due maestre continuavano ad esercitare, alcuni genitori (preoccupati dal perdurare della situazione) hanno iscritto i propri figli in altri istituti, mentre il fatto è stato segnalato alla Squadra Mobile di Ragusa che ha avviato intercettazioni video e audio nell’aula. “Alzati, ti do tanti di quegli schiaffoni! Sei un bambino insopportabile! E’ un incubo…” è solo una delle frasi riportate nelle trascrizioni delle intercettazioni e messe agli atti.
Le indagini (chiuse nel novembre scorso) erano sfociate in una richiesta di ordinanza cautelare poi rigettata dal Gip, non ritenendo “non sussistente l’abitualità del reato”, elemento costitutivo del reato di maltrattamenti.
Si legge nella richiesta del pm di “maltrattamento degli alunni, a loro affidati per ragioni di istruzione ed educazione” e di “rimproveri aspri, ingiurie e umiliazioni, alimentando in tal modo un clima di permanente intimidazione”. I difensori delle imputate contestano l’accusa affermando che non sarebbero emersi “elementi tali da far presumere comportamenti violenti, minacciosi o vessatori o tali da cagionare sofferenze psichiche e fisiche agli alunni”.