Dopo il primo via libera della Camera (320 “sì”, 149 “no” e un astenuto) che ha votato a favore sulla questione di fiducia posta dal governo sul ddl di riforma del processo penale, è arrivato anche il definitivo “sì” di Montecitorio con 267 voti a favore, 136 contrari e 24 astenuti.
I punti principali della nuova legge sono: tempi certi per l’azione penale, più garanzie per imputati e vittime, prescrizione lunga e limiti alle intercettazioni telefoniche.
Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, si dichiara molto soddisfatto: “È stato un percorso molto faticoso, molto accidentato, con molte trappole, molti trabocchetti, molte contraddizioni anche in chi lo ha contestato“.
“Oggi abbiamo finalmente un intervento organico – dice ancora il Guardasigilli- che può dare nuova vitalità al processo penale, può dare anche garanzie più stringenti ai cittadini in qualunque condizione si trovino di fronte al processo, siano vittime, siano testimoni, siano imputati.
Il bilancio di Orlando è molto positivo: “Credo che oggi sia una giornata positiva per la giustizia italiana. Era il frutto di un programma di governo che oggi si realizza“. “Varata riforma processo penale. Equilibrio e garanzie nelle procedure, pene severe per i reati più odiosi”, commenta poi su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.