Il Gip del tribunale di Milano, Anna Magelli ha disposto l’archiviazione dell’indagine che vede coinvolto Totò Riina per le presunte minacce di morte rivolte a don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione antimafia Libera.
Per il giudice, le parole di Riina avrebbero “idoneità” intimidatoria, ma non costituirebbe un vero mandato a uccidere, essendo impossibilitato (nel caso di specie) a farle arrivare all’esterno. Il pm ha chiesto l’archiviazione ma con diversa motivazione.
L’ex capo di “cosa nostra” era stato intercettato il 14 settembre 2013 nel carcere di Opera durante una conversazione con Alberto Lorusso, presunto boss della Sacra Corona Unita.
Durante la conversazione con Lorusso, passeggiando nel carcere, Riina avrebbe detto: “Ciotti, Ciotti, putissimo pure ammazzarlo”. Parole che fecero scattare l’apertura di un fascicolo in Procura.