Sono state diffuse dalla polizia le foto delle false cinture esplosive indossate dai tre attentatori del London Bridge e Borough Market del 3 giugno scorso. Dalle immagini si capisce che si tratta di bottigliette di plastica avvolte con il nastro adesivo attaccate a cinture di cuoio. L’intento di Khuram Butt, Rachid Redouane e Youssef Zaghba, era quello di creare il panico tra la folla mentre aggredivano a coltellate i pedoni sul London Bridge.
“Non avevo mai visto nel Regno unito una tecnica di questi tipo con la quale i terroristi cercano di creare il massimo panico agganciandosi degli esplosivi fittizi. Chiunque li abbia visti quella notte, ha pensato che erano esplosivi veri”, ha commentato Dean Haydon, il numero uno dell’unità antiterrorismo di Scotland Yard.
Ognuno dei tre assalitori portava una di queste cinture quando hanno lanciato un furgone contro i pedoni sul London Bridge, prima di attaccare i passanti con coltelli di ceramica lunghi 30 centimetri. Otto minuti dopo l’inizio del loro attacco sono stati uccisi dalla polizia.
“È possibile che essi progettassero una situazione di asedio e che pensavano che (le false cintuere esplosive) potessero proteggerli dagli spari”, ha dichiarato Gaydon. “Questo ha reso ancora più notevole il coraggio di cui hanno fatto prova i poliziotti e i civili che hanno affrontato i terroristi”.
Venti persone sono state arrestate e sette sono tuttora in stato di fermo oggi nel quadro dell’inchiesta per individuare eventuali complicitià.