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Teheran, attacco al Parlamento: almeno 12 morti | Altri due attentati al “Mausoleo di Khomeini”

Diversi uomini armati hanno fatto irruzione all’interno del parlamento iraniano di Teheran dando vita ad una sparatoria. Uno di loro si è fatto esplodere. Almeno sette persone sono state uccise sul posto, ma si sono registrati altri decessi in ospedale. I feriti sono oltre 30. Secondo quanto riportato dall’agenzia stampa Tasnim News, la situazione è molto delicata. Diverse le persone rimaste ferite. Lo scrive l’Independent che cita media iraniani.

Le teste di cuoio sono entrate nel cortile del Parlamento. Secondo il deputato, Elias Hazrati, gli attentatori all’interno del Majiis sono 4. Uno di questi sarebbe sceso in strada aprendo il fuoco. La tv iraniana Alo Alham riferisce dell’arresto di un aggressore, mentre un altro era stato catturato alla tomba del padre della Rivoluzione. Ci sarebbero ancora quattro persone in ostaggio dentro alla sede del parlamento.

In contemporanea ha preso vita una sparatoria al mausoleo dedicato all’ayatollah Ruhollah Khomeini nella zona sud di Teheran. Una donna si è fatta detonare: una persona è morta, mentre alcune sono rimaste ferite. Oltre all’attentatore suicida, un altro assalitore è rimasto ucciso in uno scontro a fuoco. Un secondo terrorista si sarebbe suicidato ingerendo una capsula di cianuro, e un terzo, una donna, sarebbe stata catturata.

Quindi, in rapida successione, è stata udita un’esplosione alla metropolitana del Mausoleo, scrive l’agenzia di stampa iraniana Fars: anche in questo caso un kamikaze si è fatto esplodere. La metropolitana si trova a due passi dal tempio, si tratta in sostanza di un terzo attacco. Lo ha riferito l’agenzia di stampa semiufficiale Tasnim.

Il mausoleo è una grande struttura situata lungo la strada che conduce all’aeroporto internazionale e venera la figura del fondatore della Repubblica Islamica dell’Iran e padre della rivoluzione. Gli aggressori hanno sparato sulla folla all’interno del monumento ferendo un numero imprecisato di persone.

Le informazioni sono al momento molto frammentarie. I media parlano di un attacco terroristico coordinato. La tv di Stato dice che l’attacco è stato compiuto da almeno 4 terroristi. L’Isis, attraverso un comunicato diffuso dall’agenzia Amaq, ha rivendicato gli attacchi sferrati stamane a Teheran. Lo ha riferito sul suo account Twitter ‘Site’, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste diretto da Rita Katz.

“Credete che ce ne andremo? Pensate che siamo finiti? Non è così. Rimarremo per sempre, se Dio vorrà”. Queste le parole pronunciate dai terroristi e riprese da un video diffuso dall’agenzia Amaq.

Secondo quanto riferiscono i media iraniani, i deputati iraniani presenti nel Parlamento nazionale hanno urlato: “Morte agli Stati Uniti, abbasso gli Stati Uniti“. I deputati si trovano nell’aula generale che è stata intanto blindata dalle forze dell’ordine. I terroristi sono riusciti a penetrare in altre ali dell’ampia struttura.

Secondo quanto riportato dalla tv di Stato iraniana Irib, l’anti-terrorismo iraniano ha sventato un altro piano terroristico nel Paese ed ha arrestato una “squadra di terroristi”, ha detto il capo del dipartimento anti-terrorismo del ministero dell’Intelligence del Paese.

Il presidente del Parlamento iraniano, Ali Larijani, ostenta tranquillità definendo i terroristi come degli “aggressori che agiscono in maniera codarda”. “Si è trattato di un evento minore, ma rivela che i terroristi sono in grado di creare problemi”, sminuisce Larijani.

Alcuni degli attentatori che hanno colpito oggi il Parlamento e il Mausoleo di Khomeini “erano vestiti da donne“, lo riferisce il Ministero degli Interni iraniano, citato da media locali. Intanto una sessione di emergenza del Consiglio di sicurezza della Provincia di Teheran è stata convocata con urgenza per valutare la situazione dopo gli attacchi terroristici di questa mattina. Lo ha riferito il ministro dell’Interno iraniano, Abdolreza Rahmani Fazli.

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