Blue Whale è tristemente uno degli argomenti di cui più si discute sul web. Si tratta del gioco virale nato in Russia e che spinge molti giovani ad affrontare una serie di prove estreme fino al suicidio. Qualche giorno fa è stato Matteo Viviani a interessarsene per le Iene, mandando in onda alcune delle testimonianze di mamme russe.
Selvaggia Lucarelli, giornalista del Fatto Quotidiano, ha voluto saperne di più e ha intervistato Viviani, il quale ha ammesso che i video presenti all’interno del servizio erano falsi.
“Me li ha girati una tv russa su una chiavetta e ammetto la leggerezza nel non aver fatto tutte le verifiche, ma erano comunque esplicativi di quello di cui parlava il servizio”, ha detto l’inviato delle Iene. La Lucarelli gli ha poi chiesto se il sensazionalismo trasmesso dai video presenti nel servizio possa aver provocato un fenomeno di emulazione nei giovani.
“Ieri sono andato in una classe – ha detto Viviani difendendosi- e ho chiesto quanti conoscessero il Blue Whale prima del mio servizio. La metà degli alunni ha alzato la mano. Noi adulti ignoriamo parte del web, specie quella popolata dai giovanissimi”.