I commissari di Alitalia, durante un incontro con i sindacati al Ministero del lavoro, hanno proposto per circa 300 dipendenti la cassa integrazione a zero ore.
In pratica, i dipendenti di volo avranno la cigs a rotazione, mentre per 311 degli 828 dipendenti di terra coinvolti da cigs la cassa sarà a zero ore.
Per i sindacati l’ipotesi non è accettabile e si va quindi verso un mancato accordo sulla procedura. Siccome non esiste il vincolo dell’accordo con i sindacati, i commissari decideranno come procedere. Gli incontri proseguiranno lunedì e martedì in sede aziendale e il 16 al ministero del lavoro.
Per il segretario nazionale della Filt-Cgil Nino Cortorillo “il punto limite è l’utilizzo della cigs a zero ore. Se la procedura fosse stata di cig a rotazione avrebbe potuto portare ad un accordo, ma così è possibile che si vada verso un non accordo. Faremo il punto con le nostre strutture per vedere se è possibile ridurre l’utilizzo della cassa a zero ore. Ad oggi non ci sono le condizioni”.
Contraria anche la Uiltrasporti: “Dovremo fare di tutto per ridurre questi numeri fino a portarli a zero”, ha detto il segretario generale Claudio Tarlazzi. “Pensavamo che questa scelta fosse a valle del piano industriale. Negli incontri della prossima settimana in azienda dovremmo approfondire queste tematiche per azzerare la cigs a zero ore”, ha aggiunto. La procedura avviata sulla cigs termina il 19 giugno.
“Non abbiamo intenzione di acquistare Alitalia”: sono le parole dell’a.d di Lufhansa, Carsten Spohr, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg.
“L’Italia è un mercato molto importante per noi” ha aggiunto e “guardiamo con molta attenzione alle opportunità che emergono”.