Ilario D’Apollonio, 85 anni, il 29 giugno 2013 reagì a un tentativo di rapina, uccidendo uno dei banditi, il romeno Nicolas Valentin Barbat. Accusato di omicidio volontario, ha ottenuto oggi l’archiviazione della sua posizione dal gip di Roma Gaspare Sturzo che gli ha riconosciuto la legittima difesa.
I quattro rapinatori, uno dei quali armato, si introdussero di notte nella villa dei coniugi D’Apollonio, in via Nomentana, e legarono ed imbavagliarono la padrona di casa, Ilaria Ciocchetti, anch’essa ottantenne, che li aveva sorpresi. Dopo aver visto cosa stava succedendo, D’Apollonio sparò ed uccise Barbat.
L’archiviazione del procedimento era stata sollecitata dal pm Elisabetta Ceniccola anche su sollecitazione degli avvocati Diego Perugini e Sonia Battagliese, legali della coppia di anziani vittime del tentativo di rapina. Per il pm, dunque, la legittima difesa invocata da D’Apollonio era giustificata dal “pericolo per l’incolumità sua e della moglie”. Gli altri tre banditi furono successivamente catturati e condannati a pena variante tra cinque anni e quattro mesi e quattro anni di reclusione.