Tre bombe sono esplose quest’oggi a Kabul (Afghanistan) nel corso di un funerale in un cimitero: l’attentato ha provocato la morte di 18 persone e il ferimento di altri 87 partecipanti alla cerimonia di inumazione del figlio del vicepresidente del Senato, Alam Ezidyar (rimasto ucciso nel corso di alcuni disordini nella capitale nei giorni scorsi).
Stando alla versione di alcuni testimoni oculari, a compiere l’attentato sarebbero stati alcuni kamikaze. L’attentato non è stato ancora rivendicato e il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha smentito il coinvolgimento delle milizie nell’attacco, attribuito a “screzi interni fra nemici”.
Tra le persone coinvolte, figura anche il vicepremier dell’Afghanistan, il coordinatore del governo e facente funzioni di premier Abdullah Abdullah, rimasto però illeso e subito trasportato via dal cimitero dal servizio di sicurezza. Lo riferisce il suo portavoce, smentendo una prima versione dei fatti che annunciava il ferimento del vicepremier, presente al funerale assieme ad altri esponenti del governo.
La capitale afghana è attraversata in questi giorni da cortei e manifestazioni di protesta contro il governo nazionale e contro i talebani chiedendo le dimissioni del presidente Ashraf Ghani e del coordinatore del governo, Abdullah Abdullah.
Il comandante delle guarnigione di Kabul, Gul Nabi AhmadZai, aveva invitato i manifestanti a non scendere in piazza a causa di un alto rischio di attentati kamikaze. L’attacco, infatti, arriva a soli 3 giorni da un gravissima tragedia a Kabul, nel corso del qualeuna autobotte imbottita di esplosivo ha provocato la morte di 90 persone e il ferimento di oltre 400.