I responsabili della morte di Carmela Nunzia Castelli, avvenuta nella notte del 28 novembre 2011 per intossicazione da monossido di carbonio, sono stati arrestati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Palermo, in collaborazione con la Polizia belga e lo S.C.I.P. (Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia).
In manette sono finiti Maurizio Castiglia e Antonio Di Bella per incendio ed omicidio pluriaggravato, consumato e tentato, avvenuto a Villabate (PA). All’epoca dei fatti, l’episodio fu “archiviato” come accidentale, perché imputato ad un corto circuito della presa di corrente di una stufa, ritenuta difettosa.
Le indagini, condotte dal Centro Operativo della D.I.A. di Palermo e dirette dalla locale Procura della Repubblica, “erano state avviate sulla scorta di elementi acquisiti dalla D.I.A. nel corso di altra attività investigativa”. Le stesse hanno dimostrato la natura dolosa dell’incendio, consentendo di far piena luce sull’efferato delitto.
Il movente sarebbe da individuare nella volontà dei correi di costringere l’anziana donna a lasciare l’appartamento, abitato anche dalla figlia disabile, al fine di poterlo occupare abusivamente. Situazione, tra l’altro, poi concretizzatasi. Di Bella, infatti, dopo la morte della signora Castelli, ha ristrutturato l’abitazione, andandoci a vivere.
In quella tragica notte, secondo le risultanze investigative, Castiglia e Di Bella cosparsero di liquido infiammabile la porta d’ingresso dell’abitazione, appiccando il fuoco poi propagatosi per la casa. I Vigili del Fuoco riuscirono a salvare la figlia adolescente della vittima che, gravemente affetta da disabilità, anche motoria, si era riparata in camera da letto.