Luciano Spalletti non è più l’allenatore della Roma. Il tecnico ha parlato in conferenza stampa, accompagnato dal direttore sportivo giallorosso Monchi
Proprio Monchi ha voluto ringraziare Spalletti: “Tenevo ad aprire io la conferenza stampa per annunciare la fine del rapporto con il mister Spalletti . Al mio arrivo, a livello personale avevo avuto una buona impressione e vedendo gli allenamenti sul campo hanno confermato il mio pensiero. Mi auguro che in futuro i nostri destini si possano incrociare di nuovo”.
Poi parola a Spalletti: “Monchi alla giusta personalità personalità per questo club, sarà un punto di riferimento. Volevo ringraziare tutti, a partire da coloro che lavorano a fari spenti qui e che mi hanno aiutato tanto. Lascio una Roma forte che può guardare positivamente al futuro.
Io non do voti, non compete a me questo compito. Il lavoro e i risultati della squadra hanno fatto la differenza sia nel bene che nel male. Abbiamo lavorato seriamente, ma si poteva fare meglio nel collettivo. Non abbiamo remato tutti dalla stessa parte. Mi dispiace lasciare la Roma e non aver portato unione nella società”.
Errori fatti in stagione e fischi dei tifosi: “Ne ho commessi tanti di sbagli. I fischi di domenica li avevo percepiti, ma non li meritavo. Qualcuno ha voluto creare una guerra interna tra me e Totti, cosa che non esisteva. Io con Francesco ci parlo sempre e ci esco pure a cena. Io sono una persona per bene e vado avanti per la mia strada“.
Spalletti rivela: “Questa mia seconda avventura non è andata come volevo, però quello che lascio è di buon auspicio per il futuro della società. A Roma gli allenatori non vengono esonerati, ma vanno via soli”.
Spalletti “nemico di Totti”: “Dipende da chi parla. Se questa Roma ha fatto il record di punti anche se lui ha giocato poco significa qualcosa, senza togliere niente alle sue qualità da campione.
Quando Monchi farà conoscere a Francesco il mondo esterno al campo noi diventeremo stretti amici. Di certo a Totti non l’ho fatto smettere di certo io, ha anche una certa età che gliel’ha imposto. Voglio un gran bene a Totti, fosse stato per me avrebbe continuato a giocare anche l’anno prossimo “.
Lasciare la Roma in Champions League per andare in una squadra che non giocherà nemmeno l’Europa League (riferimento all’Inter): “Io da adesso parlerò con chi vorrà contare su di me, sono disposto a ascoltare tutte le proposte. Se mi piace bene, altrimenti niente”.
Prossimo allenatore della Roma: “Spero sia uno tra Montella e Di Francesco perché conosco l’ambiente giallorosso”. Spalletti conclude la conferenza stampa citando il compianto Franco Califano: “Non escludo il ritorno”.