Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, sarà testimone al processo che vede imputati per corruzione l’ex capo del personale del Campidoglio, Raffaele Marra, e l’immobiliarista Sergio Scarpellini.
Il primo cittadino della Capitale potrebbe essere sentito come testimone a partire dal 30 giugno. I giudici della seconda sezione penale hanno stilato un primo calendario di udienze: quella del 20 giugno sarà dedicata al deposito delle trascrizioni delle intercettazioni; il 22 e il 27 successivi sarà la volta dei testimoni dell’accusa e nell’udienza del 30 comincerà l’esame dei primi cinque testi indicati dalle difese.
I giudici hanno disposto che ognuno dei due imputati possa citare 10 testimoni tra quelli indicati nelle liste depositate, e tra i suoi 10 la difesa di Marra ha indicato la Raggi. “Il dovere di testimonianza è previsto dal codice e quindi andrò lì come previsto dalla legge”, ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, a margine di un convegno “Co2 Free.
“Stiamo parlando in questo momento di una cosa che non è attuale e comunque direi di no”, ha risposto la sindaca ai cronisti che le chiedevano se si dimetterà nel caso di rinvio a giudizio per la vicenda Marra.
Marra e Scarpellini, attualmente agli arresti domiciliari, devono rispondere di corruzione per la vicenda dei 370mila euro dati, nel 2013, dall’immobiliarista al dirigente comunale per l’acquisto di un appartamento. Secondo l’accusa quel fatto aveva lo scopo di ottenere favori alla luce della posizione occupata in Campidoglio da Marra.