La commissione Bilancio alla Camera ha dato il suo via libera alla norma che salva i direttori stranieri dei musei “stroncati” dalla sentenza del Tar che aveva annullato 5 nomine.
L’emendamento del relatore alla Manovra prevede che “nella procedura di selezione pubblica internazionale” non si applichino i limiti previsti per il lavoro alle dipendenze della P.a. che impediscono ai cittadini Ue di accedere a posti che “attengono alla tutela dell’interesse nazionale“.
“La vicenda giudiziaria segue il suo percorso, l’avvocatura ha già presentato ricorso ed è stata chiesta la sospensiva”, ha detto soddisfatto il ministro per i beni culturali, Dario Franceschini, in commissione Bilancio alla Camera. “Se avessimo voluto scegliere la strada del normale concorso pubblico non sarebbe servita una norma in più: la norma è stata introdotta per consentire che ci fosse un criterio di selezione pubblica, per adeguare l’Italia agli standard internazionali”.
Secondo Franceschini: “L’emendamento alla manovrina serve da garanzia per il futuro, per dare certezza a chi partecipa. È una norma che va incontro a quello che ci hanno chiesto i magistrati amministrativi. Il testo mi sembrava già chiaro, in ogni caso il Parlamento con questo intervento toglie ogni dubbio”.
