Papa Francesco è a Genova per la visita pastorale del 27 maggio, iniziata alle 8.15 con lo sbarco all’aeroporto Colombo e il trasferimento allo stabilimento Ilva, primo di una lunga serie di incontri e appuntamenti: È la prima volta che vengo a Genova: è una grade emozione e essere così vicino al porto mi ricorda da dove è uscito il mio papà. Questo mi dà una grande emozione, grazie dell’accoglienza vostra”.
Nella giornata di oggi (la sua 17esima visita pastorale in Italia), il Santo Padre ha incontrato i vescovi alla basilica di San Lorenzo (ricordando le vittime della strage di cristiani copti in Egitto, “uccisi perché non rinnegano la propria fede”), pranzerà con le persone più difficoltà e poi farà visita all’ospedale pediatrico Gaslini, incontrando i piccoli ospiti della struttura.
Agli oltre 3 mila lavoratori dell’Ilva di Cornigliano, Papa Francesco rivolge una riflessione sul ruolo degli imprenditori: “Il lavoro non è una cosa estranea alla Chiesa. Gli imprenditori onesti e i lavoratori stiano attenti con gli speculatori e anche con le leggi che qualche volta li favoriscono. Non c’è buona economia se non ci sono buoni imprenditori che hanno responsabilità per le persone e per l’ambiente. L’emergenza non è il reddito per tutti, ma il lavoro per tutti: senza lavoro per tutti, non ci sarà dignità per tutti”.
“A volte si pensa – aggiunge il Santo Padre – che il lavoratore lavora bene solo perchè è pagato, ma questa è grave disistima dei lavoratori: il lavoratore inizia a lavorare bene per dignità, il vero imprenditore conosce i suoi lavoratori perchè lavora con loro e non si defila quando le cose vanno male. Nessun bravo imprenditore ama licenziare la sua gente, chi pensa di risolvere problemi licenziando la sua gente non è un buon imprenditore, non deve confondersi con lo speculatore. Oggi vende la sua gente, domani vende la propria dignità”.
Parole accolte e ribadite dal Cardinal Bagnasco, arcivescovo di Genova: “La situazione del lavoro è seria e grave: continua a colpire i giovani impediti di fare un progetto di vita, e gli adulti che hanno famiglia e impegni da onorare. Il luogo che abbiamo scelto (lo stabilimento Ilva, ndr.), e che è stato subito messo a disposizione, è emblematico del problema”.