Dopo meno di due anni dal suo incarico, Antonio Campo Dall’Orto ha rimesso il proprio mandato di direttore generale della Rai. Intorno alle 15 è arrivato in via XX Settembre e ha incontrato il ministro Padoan, che rappresenta l’azionista quasi totalitario della tv di Stato. Lo ha comunicato Viale Mazzini attraverso una nota.
A far prendere questa decisione a Campo Dall’Orto, è stata la decisione del Cda, nella settimana in corso, che aveva bocciato il piano informazione nell’ultimo consiglio di amministrazione.
“Antonio Campo Dall’Orto – sostiene la Federazione nazionale della stampa e Usigrai – non è l’unico responsabile del fallimento di questi due anni di mandato. Pertanto dopo le sue dimissioni, dovrebbero arrivare quelle della presidente e del consiglio di amministrazione. Auspichiamo ora che l’azionista agisca con rapidità – affermano Fnsi e Usigrai – per restituire con urgenza alla Rai Servizio Pubblico una guida autorevole, sicura e stabile in grado di assicurare presto la necessaria riforma editoriale. Ma quanto accaduto in queste settimane dimostra ancora una volta che governo e Parlamento sono chiamati a intervenire per modificare le norme sulla governance per garantire alla Rai Servizio Pubblico autonomia e indipendenza dai partiti. Senza un chiaro percorso di riforma, che parta dalla necessaria separazione dei poteri di indirizzo dai poteri di gestione, l’indecoroso spettacolo degli ultimi mesi non potrà che riproporsi”.