Doveva essere la giornata dei grandi, ma nel tappone dolomitico del Giro d’Italia il protagonista è Tejay Van Garderen. L’americano della BMC coglie il successo sul traguardo di Ortisei, battendo il compagno di fuga Mikel Landa ancora una volta beffato al traguardo. Non accade quasi nulla tra i grandi della classifica, arrivati con le forze al lumicino a questo punto della corsa, con Dumoulin che esce indenne dalla giornata e vede ancora più vicina la vittoria finale.
La giornata è caratterizzata da una fuga numerosa che subisce una scrematura soltanto dopo il secondo GPM, quello del Passo Valparola. In sette restano al comando con Villella e Dombrowski (Cannondale), Berhane (Dimension Data), Hirt (CCC Sprandi), Landa e Rosa (Team Sky) e Van Garderen (BMC). Per loro un vantaggio che sfiora i 2 minuti prima dell’inizio della salita verso il Passo Gardena dove iniziano le prime scintille nel gruppo.
A 53 km dal traguardo, infatti, Nairo Quintana sferra un primo attacco al quale non risponde nessuno dei big ad eccezione di Vincenzo Nibali, il quale va a caccia del colombiano solo dopo aver perso qualche centinaio di metri. Il gap, però, viene ricucito da un perfetto Tom Dumoulin che con il proprio passo riporta tutti sotto. Soltanto un tentativo per tastare il polso della situazione quello di Quintana, che non prova nuovi attacchi sul passo Pinei.
Intanto in testa al gruppo va via una coppia coi più forti della fuga, Landa e Tejay Van Garderen, che guadagnano sul resto dei fuggitivi – tanto da poter arrivare fino al traguardo – sull’ultimo GPM di giornata, il prima categoria verso Pontives. L’attendismo regna sovrano tra i grandi, ma ancora una volta a rompere gli indugi è Quintana a 6,5 km dal traguardo. Nessuno risponde tra gli altri big che però riescono a tenere a vista il colombiano grazie al lavoro di Reichenbach della FDJ che ricuce il gap.
L’impensabile accade quando riescono ad allungare Pinot e Pozzovivo e si portano dietro anche Mollema, Kruijswijk e Zakarin. Restano a guardarsi Quintana, Nibali e Dumoulin: nessuno dei tre inizia a spingere per rientrare ed il gruppetto guadagna un minuto, avvicinandosi minacciosamente al duo di testa Landa-Van Garderen. La coppia, però, riesce a giocarsi la vittoria finale e allo sprint ha la meglio il corridore americano della BMC.
Una prova spavalda della maglia rosa che con un commento a fine gara scalda gli animi: “Non ho capito la tattica di Quintana e Nibali: si sono concentrati su di me, mentre altri guadagnavano terreno. Non ho capito perché non hanno collaborato e alla fine hanno perso quasi un minuto da uno come Pinot”.
Una frase alla quale Vincenzo Nibali ha voluto rispondere: “Poteva andare diversamente, la tattica nostra e della Movistar era perfetta. Dumoulin è stato bravo ma anche parecchio fortunato: è rientrato grazie al percorso particolarmente favorevole. Tom è un corridore correttissimo, ma non sono mai stato così spavaldo: anche lui potrebbe perdere il podio”.
I primi tre della generale arrivano con un minuto di ritardo dagli altri big. Adesso Nibali e Quintana dovranno guardarsi bene per il podio finale mentre Dumoulin è sempre più vicino al successo.
ORDINE D’ARRIVO
1. VAN GARDEREN Tejay (BMC) 3h34’04”
2. LANDA MEANA Mikel (Team Sky) ST
3. PINOT Thibaut (FDJ) +8”
4. POZZOVIVO Domenico (Ag2r La Mondiale +8”
5. HIRT Jan (CCC Sprandi Polkowice) +11”
6. ZAKARIN Ilnur (Katusha) +24”
7. KRUIJSWIJK Steven (Lotto NL Jumbo) +34”
8. MOLLEMA Bauke (Trek-Segafredo) +34”
9. DUMOULIN Tom (Sunweb-Giant) +1’06”
10. QUINTANA Nairo (Movistar) +1’06”
