Incredibile vicenda nella periferia sud di Reggio Calabria. Il parroco della chiesa del Divino Soccorso, monsignor Giorgio Costantino, è stato pestato a sangue e abbandonato sul sagrato, davanti alla sua canonica.
Il sacerdote è noto anche negli ambienti ecclesiali nazionali perché è stato a lungo portavoce italiano del Sinodo dei vescovi. È stato colpito alla testa e il parroco, sanguinante, è riuscito ad avvertire i soccorsi e a fornire le prime informazioni ai carabinieri.
Nonostante sia stato trasportato immediatamente all’ospedale cittadino e sia rimasto cosciente, in mattinata don Giorgio sarebbe finito in coma. Per lui si è reso necessario un delicato intervento neurochirurgico per la riduzione di un ematoma cerebrale.
I carabinieri stanno cercando di identificare i suoi aggressori. Secondo le prime informazioni, attorno all’una, il sacerdote sarebbe stato svegliato da rumori sospetti e, uscito dalla canonica, avrebbe sorpreso una decina di giovani italiani che, dopo aver forzato il cancello d’ingresso, si erano introdotti nel cortile. Don Giorgio li avrebbe richiamati, gridando loro di andare via, ma invece di allontanarsi, i ragazzi lo avrebbe circondato e uno di loro lo avrebbe aggredito.
Dai fotogrammi di un filmato di videosorveglianza si vedono sulla scena sette giovani tra i 16 e i 20 anni che circondano il sacerdote. Uno di loro lo colpisce con pugni ed un calcio.