“La Russia ha interferito senza pudore nelle elezioni presidenziali Usa del 2016″, in cui vinse Donald Trump. Queste le dichiarazioni choc dell’ex capo della Cia, John O. Brennan, nel corso di in una audizione parlamentare a Washington.
Brennan ha anche riferito di aver informato a suo tempo la presidenza e otto alti esponenti del Congresso degli Stati Uniti.
Sempre il capo della Cia ha ammesso di non aver avuto prove dirette sulla possibile complicità dello staff del miliardario con la Russia, ma ha insistito di avere indizi sufficienti per “approfondire le indagini“.
L’intelligence Usa, infatti, era consapevole di “contatti e interazioni” tra personale legato a Trump e funzionari russi. La controparte di Brennan, Alexander Bortnikov, l’uomo a capo dei servizi d’intelligence russi FSB, fu avvertito.
Ovviamente sia il direttore interessato che il Cremlino hanno negato ogni interferenza. Trump ha infatti sempre negato che la sua campagna sia sia coordinata con “qualsiasi entità straniera”.