Alle 17.58 di 25 anni fa una tonnellata di tritolo stroncava la vita di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Per rendere omaggio a questi martiri della lotta alla mafia, migliaia di palermitani e gli studenti della Nave della Legalità giunti da tutta Italia, si sono ritrovati all’Albero Falcone in via Notarbartolo per il consueto minuto di silenzio.
Emozione, poco prima, per i tanti fan di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e di Ermal Meta, artista fresco di partecipazione al Festival di Sanremo. La sua “Vietato Morire” ha conquistato davvero tutti.
Per tutta la giornata circa 50 istituti scolastici di Palermo e provincia hanno offerto alla cittadinanza concerti, dibattiti, proiezioni cinematografiche e performance teatrali sui temi della legalità.
Due i cortei principali della giornata: il primo corteo è partito alle 15.45 da via D’Amelio mentre l’altro è giunto in via Notarbartolo dall’Aula Bunker del Carcere Ucciardone.
Ad aprire il corteo lo striscione simbolo dell’iniziativa “Palermo chiama Italia… la scuola risponde #23 maggio”, promossa dal Miur e dalla Fondazione Falcone. “Scendi giù, scendi giù, manifesta pure tu” cantano i ragazzi a chi si affaccia dal balcone sulle vie del corteo.