Hayden, famiglia autorizza l’espianto degli organi

di Redazione

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Hayden, famiglia autorizza l’espianto degli organi

| martedì 23 Maggio 2017 - 17:50

Come previsto dalle volontà del pilota, la famiglia di Nicky Hayden ha acconsentito all’espianto degli organi, dopo il quale la salma verrà restituì per essere riportata negli Stati Uniti.

>CHI ERA NICKY HAYDEN

In queste ore saranno sbrigate le pratiche per il rimpatrio della salma, per la quale non vi è ancora una data certa per il rientro e per la quale non sarà allestita una camera ardente prima del funerale. La Procura di Rimini ha firmato il nulla osta per consentire alla famiglia di rimpatriare la salma.

Proseguono nel frattempo le indagini sull’incidente che lo ha portato alla morte: la procura ha conferito l’incarico ai consulenti che dovranno fare una perizia, analizzando anche il filmato in cui si vedrebbe il pilota non rispettare uno stop ad un incrocio.

>IL VIDEO DELL’INCIDNETE DI NICKY HAYDEN

Queste le parole del fratello Tommy, che ricorda il pilota e ringrazia tutti i tifosi per l’affetto dimostrato: “Anche se questo è ovviamente un momento triste, vorremmo ricordare a tutti Nicky nel suo momento più felice, in sella a una moto. A nome di tutta la famiglia Hayden e della fidanzata di Nicky, Jackie, vorrei ringraziare tutti per i loro messaggi di sostegno. È stato di grande conforto per tutti noi, sapere che Nicky ha toccato la vita di così tante persone in modo positivo”.

“A noi tutti mancherà terribilmente. È anche importante ringraziare tutto il personale dell’ospedale per il loro incredibile supporto, sono stati molto gentili. Con l’ulteriore sostegno delle autorità nei prossimi giorni speriamo di avere Nicky a casa presto”, aggiunge Tommy

L’altro fratello, Roger, su Instagram scrive invece : “Non ho mai incontrato qualcuno con il desiderio di correre in moto come te. Non dimenticherò mai il lunedì mattina dopo la tua vittoria nel Mondiale – ha scritto – mi svegliasti per andare a correre. E’ questo che ti differenziava da tutti gli altri e che ha fatto di te una leggenda».

Nicky my brother, our story wasn’t suppose to end like this. You were world champ for a reason. I’ve never met someone with the desire for racing bikes like you. I remember growing up we shared a room and you studying notes you took from the previous race and we were 12-13 years old, I’ll never forget the Monday morning after you won the world championship, you woke me up to go running. That’s what separated you from the rest and made you a legend. I could go on. You made everyone here better, cause when you wasn’t here, we were riding or cycling to close the gap for when we road with you again,. You pushed me to my best, but more importantly I’ll remember what kind of brother you were. You were legend of a racer and a brother. You were there for me no matter what was going on in life. You wanted to help, I’m glad you were able to see me at my best these past couple years, not just on the bike, but mainly off it. I can sit here and ask why all day, but instead I want to be thankful for having a brother like you for 33 years. Don’t worry I got the nieces handled. No boyfriends till they’re in college and I’ll teach the nephews what it takes to be a champion in whatever they decide. This picture is special to me, because after some bad luck and it looked like your world title was over, I grabbed you like this and told you it was still your year, and that was the first thing you did to me when I saw you at the podium. Tell me it back. Even during this incredibly difficult time I still have my faith, I believe if god will bring you to it, he will bring you through it. Till we ride again I love you. #letsgetit #69

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