Spirito di sacrificio, tridente e gioco: questo accomuna la Juventus di Lippi del 1996 capace di vincere la Champions League e quella di Allegri che ha vinto il sesto scudetto di fila. Vedendo giocare Mandzukic, Higuain e Dybala si trovano tante analogie con il tridente composto da Ravanelli, Vialli e Del Piero.
Le caratteristiche tecniche, fisiche e mentali dei 6 giocatori rendono un paragone quasi naturale anche se il modulo era leggermente diverso: Lippi si affidava al 4-2-3-1-, Allegri al 4-3-3. Lo spirito di sacrificio di Ravanelli che spesso arretrava fino in difesa per aiutare la squadra è simile a quello di Mandzukic, la fantasia, gli assist e la freschezza di Del Piero somigliano a quelle di Dybala, la vena realizzativa di Vialli e il peso in attacco lo avvicinano ad Higuain.
Due squadre, quella del 1996 e del 2017, con due degli attacchi più completi della storia del club bianconero ma altre analogie si trovano anche in altri reparti:in difesa, ad esempio, Torricelli e Pessotto sulle fasce erano inarrestabili come lo sono Dani Alves e Alex Sandro, mentre Ferrara e Vierchowod due baluardi insuperabili come Bonucci (o Barzagli) e Chiellini.
Ecco le due squadre a confronto:
JUVENTUS 1996: Peruzzi, Torricelli, Ferrara, Vierchowod, Pessotto, Conte, Sousa, Deschamps, Ravanelli, Vialli, Del Piero.
JUVENTUS 2017: Buffon, Dani Alves, Bonucci (Barzagli), Chiellini, Alex Sandro, Khedira, Pjanic, Cuadrado, Dybala, Mandzukic, Higuain.