Dopo due giorni di pianura (con le vittorie di Fernando Gaviria) al Giro d’Italia si torna a salire: mancano otto tappe alla fine e da qui a Milano ci sarà ben poca pianura e tante – tantissime – salite che decideranno chi vincerà l’edizione numero 100 della corsa rosa.
Già oggi potrebbe esserci un nuovo scossone alla classifica generale con una delle salite più celebri della storia del Giro, quella verso il Santuario di Oropa. Tappa di 131 km da Castellania, altro luogo storico per il ciclismo visto che ha dato i natali a Fausto Coppi, fino al Santuario dove Marco Pantani è diventato leggenda nel 1999.
Era la quindicesima tappa e, a pochi chilometri dal traguardo, saltò la catena della bicicletta di Pantani. Il Pirata, però, non si arrese e con una rimonta da leggenda vinse a braccia alzate ad Oropa ed iniziò il suo dominio in quella edizione. Tutti sognano una vittoria di Nibali un po’ come Pantani, ma c’è da dire che la tappa si addice molto di più alle caratteristiche di Nairo Quintana.
Tappa piatta per 120 km, nessuna asperità fino -13 dal traguardo quando a Biella si svolterà per iniziare la salita verso Oropa. Undici chilometri di salita con la media del 7% e punte fino al 13%. Scalata divisa in due parti: i primi cinque chilometri con pendenze non impossibili, poi la strada inizia a salire sempre più e lì si deciderà la tappa.
Non sarà certo l’occasione per fare la differenza o il vuoto totale, ma già i big come Quitana, Nibali e Pinot proveranno ad insidiare la maglia rosa Dumoulin.
