“Argentina, arrivo”. Jorge Sampaoli anticipa tutti e in conferenza stampa alla vigilia dell’ultima giornata di Liga (il Siviglia – certo del quarto posto – affronterà l’Osasuna) annuncia, prima ancora dell’ufficialità, il suo prossimo ingaggio come allenatore dell’Argentina, dopo un solo anno in Andalusia.
Sampaoli ha dichiarato: “Lascio il Siviglia, ma non lo sto lasciando per un altro club: lo sto lasciando, per la mia nazionale; è un cambio legato all’amore per il mio Paese che ha bisogno di me. Mi è sempre piaciuto il progetto del Siviglia, avrei voluto lottare per il titolo nella prossima stagione ma è arrivata questa possibilità cui non posso rinunciare, sebbene ci sia un contratto da rispettare che non è stato ancora risolto”.
L’argentino ripercorre però questa stagione, già certo dell’addio: “Abbiamo lottato con le tre grandi. Siamo poi usciti dalla Champions per due rigori sbagliati e abbiamo avuto una media di 1,70 goal a partita. Finché starò al Siviglia darò tutto me stesso e contro l’Osasuna voglio vincere per raggiungere i 72 punti in classifica. Questa situazione andava affrontata ora e non prima perché avevamo ancora tante partite da giocare: adesso si può parlare perché abbiamo raggiunto i nostri obiettivi”.
Una scelta che non crea rimpianti nell’ex CT del Cile: “Sin da quando ho l’uso della ragione il mio sogno è stato quello di allenare l’Argentina. Come argentino non potevo di dire di no, anche se dovrò interrompere una carriera come allenatore di club in Europa che era iniziata molto bene”.