Un 20enne di origini nordafricane, Ismail Tommaso Ben Yousef Hosni, ha accoltellato un agente della Polfer e due militari dell’esercito alla stazione Centrale di Milano durante un normale controllo. Il giovane, già arrestato in passato per droga, è passato ai fatti dopo chi gli era stato chiesto di mostrare i documenti. Adesso è accusato di terrorismo. Durante l’interrogatorio si sarebbe scusate, adducendo il gesto commesso ad una arrabbiatura.
L’apertura del fascicolo, affidato ai pm dell’antiterrorismo di Milano Alberto Nobili e Alessandro Gobbis, si è resa necessaria condurre una serie di verifiche sulla possibile rete di contatti del giovane e accertare eventuali legami con personaggi nella galassia dell’Isis, ma anche svolgere approfondimenti sul profilo Facebook. L’indagine per tentato omicidio è invece condotta dal pm Maura Ripamonti.
L’aggressione è avvenuta alle 20 al piano ammezzato, di fronte al bar Segafredo. Quando gli agenti avevano chiesto i documenti al 21enne, lui ha subito estratto il coltello: la colluttazione è stata brevissima e l’uomo è stato poi bloccato da altri poliziotti arrivati in supporto.
L’agente semplice, di circa 35 anni, è stato accompagnato al Fatebenefratelli con un taglio al braccio, il caporalmaggiore e il soldato semplice entrambi al Sacco. Il primo, di 30 anni, ha un taglio alla clavicola destra, il militare semplice di 20 anni è stato colpito alla gola. L’aggressore ha finto un malore ma il medico che lo ha soccorso ha escluso patologie o ferite.
L’aggressore addosso aveva due coltelli da cucina: “Per fortuna sono riuscito a spostarmi in tempo“, ha detto ai colleghi che lo hanno contattato telefonicamente il poliziotto della Polfer. La persona arrestata è nata a Milano nell’agosto del 1996, ha origini nordafricane ed è figlio di immigrati.
Sul suo profilo Facebook, Hosni aveva postato un video inneggiante all’Isis. La traduzione dall’arabo del commento al filmato è: “Il più bell’inno dello Stato Islamico che abbia mai sentito in vita mia”.
Intanto il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, è intervenuto su Twitter e Facebook: “Dopo l’aggressione in Centrale la marcia pro-immigrati prevista per sabato è da annullare per rispetto al militare e al poliziotto ferito mentre stavano compiendo il loro dovere”.
“Sono vicino al militare dell’esercito e all’agente della Polfer feriti questa sera alla Stazione Centrale di Milano – aggiunge Maroni – Si tratta di un episodio gravissimo, che dimostra come siano assolutamente necessarie le operazioni di controllo e prevenzione della criminalità come quella effettuata qualche settimana fa e che io ho chiesto vengano estese a tutte le stazioni della Lombardia”.
Questa la ricostruzione dei fatti resa dalla Questura: