Sono 41 gli indagati (37 persone fisiche e quattro società) per il crollo del ponte sulla A14 in località Camerano, che il 9 marzo scorso costò la vita ai coniugi Emidio Diomede e Antonella Viviani. I figli dei due, Daniele e Daniela Diomede, assistiti dall’avv. Vincenzo Maccarone, oltre ai tre operai della Delabech rimasti lievemente feriti nel crollo Emil Cristanel Oprea, Fanel Ilie e Dumitru Scopet, sono parte lesa nel processo.
Tra gli indagati ci sono anche 6 tra dirigenti e funzionari di Aspi-Autostrade per l’Italia. Spiccano i nomi di Roberto Tomasi, condirettore generale Nuove Opere, e i responsabili di procedimento, gli ing. Giovanni Scotto Lavina e Guido Santini.
Tutti gli indagati comprese le società Autostrade per l’Italia, Pavimental, Delabech e Spea Engeneering, sono stati raggiunti dall’avviso di atto irripetibile per le accuse, a vario titolo, di disastro colposo, cooperazione in omicidio colposo, lesioni colpose e violazione delle norme sulla sicurezza.
Per Autostrade per l’Italia sono stati chiamati in causa anche Francesco Paolo Calabria (responsabile Gare), Sergio Paglione (responsabile Area lavori di lotto) e Gianni Marrone (direttore di Tronco). Per la società in house Pavimental l’avviso ha riguardato l’amministratore delegato Franco Tolentino oltre a Alberto Di Bartolomeo, Alfredo Cullaciati, Vittorio Banella, Mauro Martinelli, Tommaso Scoscia Santoro, Luca Latini, Andrea Cosci, Luca Massara, Giovanni Gallo, Rodolfo De Vecchis, Gennaro Di Lorenzo e Pierpaolo Cappelletti.
Gli indagati della società di progettazione dei lavori Spea Engeneering sono Raffaele Ricco, Alberto Selleri, Giuseppe Giambalvo, Pasquale Petruzzelli, Francesco Morabito, Antonio Pedna e Francesco D’Alterio. Infine per la Delabech, la ditta che ha materialmente eseguito i lavori, sono stati chiamati in causa, oltre all’amministratore unico Riccardo Bernabò Silorata e al vice Vitantonio Sepe, Stefano Lazzerini, Luigi Ferretti, Pietro Rocchi, Nicola Chieti, Marian Bobian, Roberto Marnetto, Mauro D’Ottavio e Giovanni Proietti.