Svolta nelle indagini sull’attentato al presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, avvenuto tra il 17 e il 18 maggio del 2016.
Quattordici avvisi di garanzia sono stati emessi dalla Dda di Messina e notificati dalla Polizia. Sarebbero funzionali ad accertamenti tecnici non ripetibili a carico delle persone iscritte nel registro degli indagati.
A confermare la notizia degli avvisi di garanzia è l’avvocato Antonio Mancuso, legale di quattro degli indagati. “Hanno iscritto svariate persone nel registro degli indagati – afferma Mancuso -, potenziali nemici del presidente del parco dei Nebrodi, Antoci. L’avviso di garanzia – precisa il legale – è un atto dovuto per permettere di effettuare esami irripetibili per tracce biologiche, ai quali i miei assistiti si sono sottoposti tranquillamente con la speranza che questo atto possa chiarire la loro posizione”.
Nella notte tra il 17 e 18 maggio del 2016 un commando prese a fucilate l’auto di Antoci che si salvò grazie alla blindatura. Uscito illeso dall’agguato, recentemente è stato insignito dalla Regione Siciliana della medaglia d’oro per il suo impegno antimafia.
“Ho sempre avuto grande fiducia nei magistrati e nelle forze dell’ordine che indagano con costanza e tenacia e avevo ragione”. Lo afferma il presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, commentando i 14 avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Messina per l’attentato di cui fu vittima.