Secondo la Corea del Nord, il missile Hwasong-12 lanciato ieri era in grado di trasportare “una testata nucleare di grandi dimensioni”. Le autorità di Pyongyang hanno quindi rivendicato il successo del lancio del missile terra-terra a medio raggio testato domenica.
Per la tv di Stato Kctv, il vettore ha raggiunto l’altitudine di 2.111,5 km e la gittata di 787 chilometri. Le operazioni, ha aggiunto l’agenzia ufficiale Kcna, sono state condotte sotto la supervisione del leader Kim Jong-un.
Kim, inoltre, ha impartito l’ordine a scienziati e tecnici di “continuare a sviluppare più precise e diversificate” testate nucleari e i modi per il loro utilizzo, oltre a quello di “fare i preparativi per per un maggior numero di test fino a quando gli Usa e i loro vassalli non faranno le giuste scelte con ragione”.
Quindi la minaccia agli Stati Uniti che non dovrebbero “trascurare o sottostimare la realtà” che le loro basi nell’Asia-Pacifico “sono nel range di un attacco”. Per garantire la sicurezza dei Paesi vicini, il lancio è avvenuto calcolando un angolo molto alto in modo da ridurre la distanza di volo.
Stando alle stime dei militari nipponici, infatti, la gittata del missile sarebbe potuta essere di circa 4.000 chilometri se il lancio fosse avvenuto seguendo una traiettoria normale.