“Sono centinaia di migliaia i computer cinesi di 30mila entità diverse colpiti dall’attacco ransomware in corso a livello globale”. A renderlo noto è stato Qihoo 360, tra i primari fornitori e sviluppatori di software antivirus locali. In Giappone tra le vittime “note” dell’attacco figurano anche i colossi Hitachi, Nissan e il gruppo ferroviario East Japan Railway.
L’agenzia per la cyber-sicurezza di Pechino ha avvertito che sono almeno 18mila gli indirizzi Ip raggiunti con certezza dal virus WannaCry. Altri 5471 indirizzi, in gran parte localizzati a Pechino, Shanghai e sulla costa, sono stati colpiti con alta probabilità. Sono state già colpite le reti intranet di diverse imprese nel settore bancario, dell’istruzione, dell’energia elettrica, ma anche l’assistenza sanitaria e i trasporti hanno subito conseguenze.
Per le autorità si tratta di “una sfida senza precedenti in materia di sicurezza su Internet” e hanno quindi invitato gli utenti ad effettuare tutti gli aggiornamenti disponibili degli antivirus. Qihoo 360, Tencent e Kingsoft Security hanno intanto rafforzato i servizi sulla sicurezza, secondo una nota della Cyberspace Administration of China.
“Non sono state registrate nuove infezioni di ransomware. Questo è un messaggio positivo. Significa che nel fine settimana, con l’allerta dell’attacco su scala globale, le persone si sono attivate per fare gli aggiornamenti per la sicurezza degli apparati”, ha detto il portavoce di Europol Jan Op Gen Oorth. Europol raccomanda di non pagare.