Lewis Hamilton ha vinto il Gran premio di Spagna di Formula 1, precedendo sul circuito di Montmelò (Barcellona) Sebastian Vettel in duello d’altri tempi e Daniel Ricciardo (Red Bull), che centra il primo podio stagionale, approfitta dei ritiri al via del compagno di squadra Verstappen e della Ferrari di Kimi Raikkonen e della rottura del motore della Mercedes di Valtteri Bottas.
Una gara vibrante, vissuta di un duello appassionante tra il tedesco ed il britannico (ora separati da soli 6 punti in classifica generale, guidata sempre da Sebastian Vettel): un duello prima a distanza, con Vettel che realizza un sorpasso starordinario su Bottas e poi a contatto ravvicinato con sportellate, sorpassi e controsorpassi e deciso dalle strategie ai box e dagli pneumatici. Ottima gara delle Force India, che con Perez e Ocon chiudono in quarta e quinta posizione, sesta la Reanault di Hulkenberg. A punti anche Sainz e Kvyat (Toro Rosso), nona la Haas di Kevin Magnussen, ottavo (a sopresa) Wehrlein su Sauber grazie alla strategia a unica sosta.
Partenza super del tedesco della Ferrari, con Hamilton che non approfitta del maggior grip sul lato gommato del rettilineo e viene bruciato allo start; alle sue spalle, Bottas tocca Raikkonen alla prima curva e il suo connazionale non può evitare il contatto con Verstappen all’esterno. L’olandese e il finlandese della Ferrari sono costretti al ritiro, Ricciardo e le due Force India provano a inseguire il terzetto di testa, mentre Alonso precipita in 11esima posiizone dopo un contatto con Massa.
Vettel gestisce due secondi e mezzo di vantaggio su Hamilton (che prepara il possibile sorpasso ai box): lo sforzo è immane (così come si evince dai team radio dei due piloti, al massimo dell’impegno), il duello a distanza è appassionante. Crollano dopo pochi giri le prestazioni di Bottas, che rischia l’aggancio da parte della Red Bull dell’australiano.
Ottimo anche l’avvio di Sainz (Toro Rosso), Grosjean e Magnussen (Haas) che si installano in top 10 e lottano per l’ottava posizione: Sainz e Magnussen rientrano assieme ai box e il piolta della Haas spinge sull’erba lo spagnolo (inferocito per la manovra) per mantenere la posizione. Poi tocca a Vettel, che anticpa la sosta al 15esimo giro, sfida il traffico e prova a proteggersi dall’undercut di Hamilton, che nel frattempo prosegue.
Vettel riesce senza problemi a superare Ricciardo in rettilineo e continua la lotta a distanza con la Mercedes del britannico, che valuta il cambio di strategia ma perde secondi su secondi nel confronto a distanza con il tedesco. Al 21esimo giro, prima sosta di Hamilton: gomma media e tentativo di strategia ad unica sosta, mentre Bottas prosegue per differenziare le strategie e frenare Vettel in testa alla corsa, che tenta il sorpasso nel primo settore ma è costretto ad accodarsi e perdere secondi sul britannico.
Al 25esimo giro il capolavoro: Vettel prende la scia di Bottas, due cambi di traiettoria per il tedesco che attacca all’interno in uno spazio ristrettissimo, mette le ruota sull’erba, attacca in frenata e si riprende la testa della corsa e riprendere la marcia su Hamilton, che nel frattempo ha guadagnato ben 5 secondi su 8 di margine e con i team radio prova a confondere le acque sulle scelte strategiche.
Al 37esimo giro, Virtual Safety car in pista per il ritiro di Vandoorne (rottura della sospensione anteriore destra in un contatto all’esterno con la Williams di Stroll): la Red Bull prova a fare adesso il pit stop con Ricciardo, la Ferrari e la Mercedes attendono, poi le Frecce d’Argento tentano di indurre in errore la Ferrari con un finto pit stop, che però non casca nella trappola e prosegue. Un giro dopo però Hamilton rientra e monta le gomme soft al 37esimo giro: l’obiettivo è arrivare fino alla fine con queste gomme; Vettel risponde montando la gomma media.
All’uscita dai box i due rivali sono ruota a ruota: Hamilton attacca in frenata all’esterno, Vettel esce dal pit stop e chiude la porta e i due si toccano ruota a ruota con il tedesco che difende la posizione. Alle loro spalle, invece, Bottas rompe il motore ed è costretto al ritiro, pareggiando il ritiro di Raikkonen in ottica costruttori, mentre è incredibile la gara di Hulkenberg, sesto e settimo grazie alla strategia. Ricciardo ora è sul podio, mentre le Force India sono saldamente in quarta e quinta posizione.
Hamilton sfrutta però il boost di potenza e continua a tentare la staccata o l’azione di disturbo sul leader della corsa. Il britannico tocca i 335 km/h, Vettel protegge l’interno, Hamilton attacca all’esterno con una frenata al limite e si prende la testa: per la Ferrari, che rimane comuneque a contatto e guadagna decimi su decimi, l’unica speranza è sperare in un crollo delle gomme soft della Mercedes.
Hamilton però spinge e cerca di aumentare giro dopo giro il gap con Vettel che a 10 giri dal termine si trova a oltre 4 secondi dalla testa: il tedesco della Ferrari non molla la presa, ma i giri passano e il crollo di prestazione non arriva. Massa (doppiato – come in Russia) taglia la strada a Vettel e Hamilton prende il volo, ma il tedesco continua a spingere di puro orgoglio. La Ferrari perde questa battaglia, ma la “guerra” è ancora lunga e sarà appassionante, fino alla fine.