Una lezione di calcio impartita da uno dei Napoli migliori di sempre al Torino, sconfitto per la seconda volta in tutto il campionato in casa. Un dominio sotto tutti i punti di vista: il risultato non è mai stati messo in discussione.
TORINO: Hart 3,5; Zappacosta 5, Rossettini 4, Carlao 4, Molinaro 3,5; Baselli 4,5, Benassi 4,5 (dal 7′ s.t. Gustafson 4,5); Iago Falqué 4, Ljajic 5, Boyé 4,5 (dal 14′ s.t. Iturbe); Belotti 5.
I MIGLIORI DEL TORINO
Nessun giocatore sopra la sufficienza.
I PEGGIORI DEL TORINO
Molinaro: travolto dall’uragano Callejon, capisce poco o nulla dello svolgimento della gara sulla sua fascia di competenza. Colpevole in occasione dello 0-1, commette anche un notevole fallo di mano in area, per sua fortuna non visto dall’arbitro. Disastroso.
Carlao: sempre insicuro, i continui inserimenti di Hamsik e Allan lo confondono, rendendolo il punto debole della difesa granata. Non è assolutamente in grado di resistere al fenomenale attacco del Napoli: crolla fisicamente e psicologicamente.
Hart: quando prendi 5 gol in una partita, 3 dei quali sul primo palo, non è mai un buon segno. Doveva dare una risposta dopo le prove deludenti nelle scorse giornate: nulla da salvare nella sua stagione.
Baselli: perde una palla velenosa che dà il via al primo gol di Callejon. Non pervenuto nel resto della partita, dove perde più tempo a protestare che a giocare.
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NAPOLI: Reina 6; Hysaj 7, Koulibaly 6,5, Albiol 6,5, Ghoulam 7,5; Allan 7,5 (dal 14′ s.t. Zielinski 7), Jorginho 6,5, Hamsik 6,5 (dal 20′ s.t. Rog); Callejon 8,5, Mertens 8, Insigne 8.
I MIGLIORI DEL NAPOLI
Mertens: altro che falso nueve. Attaccante e giocatore vero: se quello del Napoli è uno dei migliori tridenti d’Europa è anche per merito suo: straordinario anche oggi, con gol e assist. 4 polmoni, cuore d’oro, intelligenza tattica. Cos’altro?
Callejon: senza dubbio uno dei giocatori più decisivi e sottovalutati di tutta la Serie A. 13 gol e 12 assist sono numeri da grande giocatore, che in questa stagione (la sua migliore di sempre) ha raggiunto il livello massimo di maturità. Lo trovi in difesa, in attacco, in mezzo al campo al lottare: cuore Napoli.
Insigne: 16 gol in campionato, tutti segnati dalla 13esima giornata in poi. Lo “Scugnizzo” di Napoli è diventato grande: è l’autentico trascinatore tecnico di questa squadra, dai suoi piedi nascono le migliori azioni della squadra. Piazza la palla in porta con la freddezza propria dei grandi campioni.
I PEGGIORI DEL NAPOLI
Nessun giocatore sotto la sufficienza.