Rimane alta la tensione nella periferia di Roma, dove una casa prefabbricata nel campo nomadi La Barbuta (già noto per altri incendi) a Ciampino è stata dalla fiamme nella notte fra il 12 ed il 13 maggio, con i vigili del fuoco che hanno provveduto a domare il rogo.
Il fatto avviene a pochi giorni di distanza dall’incendio del camper di Centocelle in cui sono morte tre ragazze di etnia rom (tre sorelle di di 20, 8 e 4 anni, oggi commemorate in un corto dalla propria comunità) e che ha spinto il comune ad intervenire per la messa in sicurezza di alcuni dei campi rom presenti nella Capitale.
Nel caso specifico, fortunatamente non ci registrano vittime: la casa incendiata era stata assegnata ad un cittadino della ex Jugoslavia, che al momento del rogo si trovava fuori città assieme alla famiglia e che da tempo usava il modulo abitativo come magazzino.
I carabinieri di Ciampino indagano adesso sulla matrice dolosa del gesto, forse legata (anche in questa circostanza) a contrasti tra i nomadi provenienti proprio dalla Ex Jugoslavia, di origine serba e di origine bosniaca.