La bambina di 8 anni rapita in centro a Mestre (Venezia) sta bene e si trova con la madre a Zagabria. La piccola, che non ha subito violenze, è stata riconsegnata dal suo aguzzino. A lanciare l’allarme era stato il padre, che si trovava assieme alla figlia negli istanti precedenti il rapimento, a cui sarebbe seguita una richiesta di riscatto.
L’allerta era stata diffusa a tutti gli agenti della polizia di stato e dei carabinieri, che ha predisposto posti di blocco in tutta l’area urbana di Mestre.
Si indaga nel passato del padre, i legami con il paese d’origine (la Croazia, dove sono in corso le indagini) e dei rapporti che l’uomo avrebbe con il rapitore: non si esclude anche un rapimento legato ad una faida fra famiglie di etnia rom.
Secondo la versione fornita dall’uomo (di nazionalità croata), presentatosi in questura per denunciare il rapimento, la piccola sarebbe stata rapita da un suo amico, presente in auto con lui e la figlia nel pomeriggio del 13 maggio.
Il padre della piccola sarebbe sceso dall’auto in piazza Barche per svolgere una commissione, ma al ritorno non avrebbe più ritrovato l’auto con a bordo il conoscente e la figlia, ricevendo poi via telefono una richiesta di riscatto: “Dammi i soldi o non la rivedrai”.