L’Italia è in ripresa anche se “modesta”. È il quadro che emerso oggi a Bruxelles, durante la prsentazione delle stime di crescita da parte del commissario europeo all’Economia, Pierre Moscovici.
In Italia continua, dunque, una “modesta ripresa” e la Commissione Ue lascia invariate le stime di crescita invernali: +0,9% nel 2016 e 2017, e +1,1% nel 2018.
“L’espansione della domanda interna è stato il maggior fattore di crescita” nel 2016, spiega Bruxelles, assieme alla “ripresa degli investimenti”, sostenuta dalla politica accomodante della Bce. Nel 2017 accelerano anche le esportazioni.
La Commissione Ue, inoltre, rivede al ribasso le stime sul deficit italiano, che scende grazie alla manovra-bis a 2,2% quest’anno (a febbraio era dato a 2,4%), e a 2,3% nel 2018 (a febbraio 2,6%).
“Le misure aggiuntive prese ad aprile, soprattutto per aumentare la riscossione delle tasse, manterranno stabile il carico fiscale nonostante la riduzione della tassazione per le imprese dal 27,5% al 24%,“, scrive Bruxelles. In “leggero deterioramento” il deficit strutturale.
Scende la disoccupazione che nell’eurozona, dopo il calo a 9,4% del 2017, arriverà all’8,9% nel 2018, il livello più basso dal 2009. Stesso discorso per l’Ue a 28: dopo la discesa all’8% quest’anno, il prossimo sarà record da fine 2008 con 7,7%. Sono le previsioni economiche di primavera della Commissione Ue, dove si sottolinea però che, nonostante il calo complessivo, la disoccupazione “resta alta in molti Paesi”. Il calo, secondo Bruxelles, è arrivo grazie a riforme strutturali, domanda interna e altre politiche.