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Juventus – Real Madrid: la finale dei sogni. A Cardiff per scegliere la regina d’Europa

Juventus e Real. Real e Juventus. La finale che tutti sognavano, la finale più nobile: l’una contro l’altra le due squadre che (nell’era della Champions moderna) l’hanno raggiunta più volte (6 finali a testa, come il Milan). I blancos vanno a caccia del trionfo numero 12 (su 15 finali), la Juve per il terzo trionfo dopo 21 anni di digiuno (2 le finali vinte, 6 perse – tra cui le ultime 4 giocate).

Juve e Real, di nuovo di fronte in finale 19 anni dopo: allora la finale fu alla Amsterdam ArenA; era la Juve della Triade, la Juve dell’avvocato Agnelli (alla terza finale di fila dopo il trionfo contro l’Ajax 1996 e la sconfitta contro il Borussia nel 1997), una Juve che perse 1-0, con un gol contestassimo di Pedrag Mijatovic.

Una sfida che in Europa vanta ben 18 precedenti, in perfetto equilibrio: 8 vittorie Juventus, 8 vittorie Real, 2 pareggi. Una rivalità che affonda le radici negli anni 60: primo confronto nei quarti di finale del 1962, passando per i quarti della Champions 95/96, la finale 1998, la semifinale del 2002 – anticamera della finale persa ai rigori all’Old Trafford – fino ad arrivare all’ultimo confronto: la semifinale vinta nel 2014-2015 (andata a Torino 2-1, ritorno a Madrid 1-1).

>LA JUVE E LA “MALEDIZIONE MONACO”

Una sfida che metterà di fronte prima di tutto le migliori formazioni di questa edizione 2016/17 della Coppa dei Campioni: da un lato le Merengues, capaci di uscire indenni una fase ad eliminazione diretta tra le più ostiche (Napoli agli ottavi, Bayern ai quarti e l’ennesimo derby vinto con l’Atletico in semifinale – il quarto nelle ultime 4 Champions League); dall’altro i bianconeri, la miglior difesa d’Europa (solo 3 reti subite fin qui, 1 sola dagli ottavi in poi), capace di zittire il Camp Nou e il Barcellona della MSN.

Una sfida tra due allenatori dai percorsi opposti: per il Real Zinedine Zidane, il grande ex di questa sfida, passato da stella della Juve a stella dei galacticos a tecnico del Real dopo l’apprendistato sotto Carlo Ancelotti, affidandosi ciecamente a due attaccanti stellari come Benzema e Cristiano Ronaldo.

Per la Juve c’è Massimiliano Allegri: accolto nel malcontento generale dalla tifoseria, ha trasformato la Juve di Conte nella sua Juve, fatta di concretezza tattica e ferocia agonistica, fondata sulla difesa inattaccabile (la BBC: Barzagli, Bonucci, Chiellini) nonché sorretta quest’anno da un attacco prolifico e duttile, puntellato dal Pipita Higuain, “traditore” partenopeo passato alla Juve per vincere in Europa.

>BUFFON E RONALDO: SFIDA SOTTO PORTA A SUON DI RECORD

Una sfida fra numeri uno: da un lato il già menzionato Cristiano Ronaldo, attaccante di razza, il primo di sempre a toccare quota 100 gol nella Champions. Dall’altra, il numero 1 per eccellenza, Gigi Buffon, 39 anni e non sentirli: la Champions (dopo oltre 650 minuti di imbattibilità in questa edizione) è l’unico tassello mancante di un carriera già leggendaria, un traguardo sfiorato già 2 volte (la prima a Manchester contro il Milan – l’ultima 2 anni fa a Berlino contro il Barcellona); un traguardo che forse potrebbe valere lo “scippo” del Pallone d’Oro.

Juventus – Real Madrid, ora tocca a voi: è la finale più nobile, la finale più attesa. In palio la Champions League. Il 3 giugno a Cardiff sarà una notte da ricordare.

Andrea Zito

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Andrea Zito
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