Si allarga ulteriormente il fronte d’indagini delle autorità tedesche dopo l’arresto di un ufficiale dell’esercito, Franco A., accusato di aver pianificato un attentato e di essersi finto rifugiato siriano, per scaricare la responsabilità della sua azione sui richiedenti asilo.
Gli agenti della polizia federale anticrimine hanno arrestato a Kehl, al confine con la Francia, il 27enne tedesco Maxilimiam T.. Il giovane è sospettato di aver pianificato un attentato di estrema destra insieme a Franco A. e una terza persona, Mathias F., entrambi arrestati a fine aprile, spiega la Procura.
I tre avrebbero progettato di colpire politici di primo piano e altre personalità della vita pubblica in Germania, responsabili ai loro occhi di una politica dell’accoglienza sbagliata. Tra gli altri i nomi presenti nella lista dei “bersagli” da colpire spicca quello dell’ex presidente tedesco, Joachim Gauck, e dell’attuale ministro della Giustizia Heiko Maas.
Franco A. aveva presentato domanda d’asilo in Germania sotto falso nome e ottenuto le prestazioni riservate ai richiedenti asilo. Per riceverle, si recava a volte di persona presso le autorità locali competenti. Maximilian T. lo copriva, giustificando la sua assenza presso i superiori. Franco A. sarebbe dovuto essere l‘esecutore materiale dell’attentato.
I tre sospettati si erano procurati in Austria una pistola calibro 7,65, che Franco A. aveva nascosto in un bagno dell’aeroporto di Vienna. Stando alla procura generale i tre avrebbero voluto fare in modo che i tedeschi interpretassero l’attentato come un’azione terroristica di matrice islamista.