È stato disposto il sequestro dell’impianto sulla Pontina dove venerdì scorso è divampato un incendio nel deposito di rifiuti speciali e industriali. La Procura di Velletri ha incaricato l’Arpa di verificare la quantità di diossina eventualmente sprigionatasi nell’aria dal rogo del deposito di rifiuti.
È intanto emerso che i valori delle polveri nell’atmosfera venerdì e sabato “erano superiori ai limiti di legge ma analoghi a quelli registrati a Roma in periodi di particolare criticità”.
Anche oggi, intanto, i vigili del fuoco sono alle prese con le operazioni di bonifica nello stabilimento della “Eco X” sulla Pontina.
Gli abitanti del litorale e dei quartieri meridionali di Roma vivono in uno stato di preoccupazione: si teme che la nube tossica fosse carica di amianto. Pare infatti che sia arrivata la conferma della presenza di amianto incapsulato sul tetto dello stabilimento: ancora però le istutizioni si muovono con i piedi di piombo per non allarmare ulteriormente la cittadinanza.
Le scuole di Pomezia resteranno chiuse per altri due giorni, per consentire una pulizia straordinaria e un lavaggio delle polveri che si sono depositate in questi giorni. Le famiglie evacuate venerdì scorso non possono rientrare ed è stato confermato il divieto di lasciare aperte porte e finestre nel raggio di due chilometri.
In una nota, la Asl Rm 6 fa sapere che sono finora quattro le persone andate al pronto soccorso della clinica Sant’Anna di Pomezia. Tutte lamentavano bruciore agli occhi e alla gola e mal di testa.